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Il tema dell’ecologia profonda e del bioregionalismo in termini socio-antropologici…

 

Ecologia Profonda: Riconnetterci alla Terra e alla Vita. - Permacultura &  Transizione

Il significato dell’ecologia profonda è racchiuso nella comprensione che nulla è separabile nella vita, il tutto compartecipa al tutto. Questo concetto è stato espresso con molta saggezza sin da cinquemila anni fa in un detto vedico che afferma: “Dal Tutto sorge il Tutto. Se dal Tutto evinci il Tutto, sempre il Tutto rimane”.

Perciò l’ecologia profonda è il riconoscimento dell’inscindibilità della vita ed il bioregionalismo non è altro che la descrizione dei vari processi vitali e delle forme visibili della vita e della materia nella consapevolezza di tale inscindibilità. Quindi la descrizione “geografica” bioregionale è solo funzionale all’integrazione dell’ambito descritto, un po’ come avvenne ai tempi di Menenio Agrippa che descrisse lo stato in termini di complementarietà degli organi strutturati per il funzionamento dell’intero organismo.

“Vivere nel luogo in cui si vive sapendo che è la nostra casa, significa essere del luogo” Questo è il pensiero dell’ecologia profonda e corrisponde al sentire di chi non coglie alcuna differenza fra sé ed il luogo, di chi ritiene di esser figlio della terra. E la terra non ha cantoni esterni, la terra tutta è una ed indivisibile ovunque e comunque. La terra è la mia casa, assieme alla comunità di chi ci ha abitato prima di me e ci abiterà dopo di me.


Ma il percorso del sentirsi a casa – che è fisico e psichico allo stesso tempo- richiede una fatica ed una grande pazienza. Richiede accettazione da parte di chi accoglie e da parte di chi si avvicina… “Ospite” è sia chi riceve che colui che viene ricevuto, nella società umana, dei nobili esseri umani del mondo, così si definisce l’accoglienza…..

Quando si è “viandanti e senza religione” (come me che sono laico e mezzo apolide) occorre stare attenti a come ci si comporta… a come ci esprime… Ma in verità il contenitore vero della nostra vita (fisica e psichica) è proprio il luogo, l’ambiente naturale, che ci ripara e nutre ed istruisce, se siamo pazienti e capaci di ascolto. E’ pur vero che spesso non ci sentiamo accettati dalla comunità presso la quale viviamo ma dobbiamo compiere un esperimento congiunto di avvicinamento al luogo ed ai suoi abitanti…. Così pian piano il ghiaccio si scioglie e dopo ripetute prove possiamo finalmente dire di essere a casa, di aver riconosciuto e di essere stati riconosciuti.


Paolo D’Arpini – Rete Bioregionale Italiana
 
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