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L’unica economia possibile, quella contadina…

Risultati immagini per bioregionalismo agricoltura contadina

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Considerando che non si può fare a meno della biodiversità, ovvero i sistemi naturali che sostengono la sopravvivenza di noi tutti. Osserviamo che avanza la desertificazione (non soltanto siccità bensì perdita dell’humus in seguito al dilavamento dei terreni di superficie), la deforestazione, il consumo di suolo ad uso urbanistico, l’utilizzo improprio dei terreni per produzione elettrica, l’impoverimento dei suoli dovuti a monoculture, la modifica dell’ambiente e, in generale, la dispersione del patrimonio biologico delle specie animali e vegetali, tutti aspetti che determinano una perdita considerevole nell´economia bioregionale.
 
Sorge quindi la necessità di agevolare ed incentivare la lavorazione naturale ed estensiva dei piccoli appezzamenti, con sistemi naturali, quella che è stata definità da sempre “economia spicciola della realtà contadina”. La piccola agricoltura contadina é l’unica che può garantire il mantenimento della biodiversità nell’habitat e la produzione di cibo bioregionale idoneo all’alimentazione umana…
 
Purtroppo le pesanti norme burocratiche poste sull’agricoltura facilitano di fatto i grossi coltivatori ed allevatori, gli unici che possono soddisfare le spesso inique sanzioni e richieste di ottemperamento tecnico. Sempre più difficile é mantenersi vivi per quei piccoli produttori che, oltre al soddisfacimento delle proprie necessità familiari, dispongono di un leggero “surplus” da poter immettere nella piccola distribuzione bioregionale.
 
Paolo D’Arpini – Rete Bioregionale Italiana
 
Auser Treia - Circolo di Promozione Sociale: 23 settembre 2018 - Simposio  letterario con Massimo Angelini, editore di Pentàgora
Info: bioregionalismo.treia@gmail.com
 
eBook - "Alimentazione bioregionale" di Paolo D'Arpini - Edizioni Nisroch