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Carnivori non pentiti… e la dieta bioregionale…

 

Agricoltura ed alimentazione bioregionale | Notizie in Controluce

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Scrive DDV, un’amica che ha dubbi sulla necessità di rinunciare alla carne: “Sono d’accordo contro i lager allevamenti ma credo che l’uomo sia non carnivoro né vegetariano ma onnivoro e che nella dieta dell’uomo ci sia posto anche per la carne. Ho ancora dubbi però ho sempre pensato che una differenza notevole la farebbe il modo di allevare gli animali: mucche al pascolo che possono allattare i loro vitellini, maiali in ampi recinti e galline che razzolano farebbero una vita felice almeno fino al momento della macellazione, che dovrebbe essere fatta nel modo più rispettoso e indolore possibile. Quindi pochissima carne ma “felice”. Personalmente sono quasi vegetariana, ammetto però di indulgere con i salumi.”

Mia rispostina: “Vorrei che questo tipo di ragionamenti si sciogliessero al sole di una consapevolezza più ampia, in una convivenza di uomo natura animali in cui non debba necessariamente esserci una scala gerarchica e un uso. Anche se un allevamento è eco-compatibile, la parola stessa “allevamento” -sottintendendo l’utilizzazione degli animali allevati, significa “sfruttamento”. Comunque il discorso è aperto e non serve chiudere gli occhi di fronte alla realtà dei fatti. In questo momento la maggior parte degli uomini si ciba ancora di carne e di derivati animali, per cui bisogna andare per gradi…”

Paolo D’Arpini – Rete Bioregionale Italiana

 

Per maggiori notizie su questo tema consiglio la lettura del libro: 

Alimentazione bioregionale. Nutrirsi con il cibo naturale che cresce nel luogo in cui si vive…

Alimentazione bioregionale. Nutrirsi con il cibo naturale che cresce nel luogo in cui si vive - Paolo D'Arpini - copertina