Isatou Ceseey (One Plastic One Bag)

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INTERVISTA CON Isatou Ceseey
(Fondatrice dell'organizzazione Women Initiative the Gambia e del progetto One Plastic One Bag)

“QUANDO I RIFIUTI DI PLASTICA DIVENTANO BORSE…"

I rifiuti... Che cosa sono? Quando i rifiuti sono in quantità modesta non creano problemi, ma a un certo punto poi diventano indesiderati. Quando Isatou Ceseey (meglio conosciuta come “la regina” del riciclo della plastica in Gambia), nel camminare per strada nel suo quartiere, si imbatteva in colonne di plastica che si accumulavano dietro le case, pensò che fosse importante dare una risposta a questa tortura per l'ambiente e per gli occhi umani e lo fece educando le donne all’importanza del riciclo dei rifiuti. Ciò ha portato alla creazione del centro di riciclo di N’Jau. Ogni settimana, i membri dell’organizzazione Women Initiative The Gambia (WIG) adesso creano portafogli, borse e palle per bambini dai sacchetti di plastica recuperati e che tagliano, lavorano e cuciono pazientemente. "Ma all'inizio, le donne non credevano che fosse possibile trasformare la plastica in reddito", ricorda Isatou.

Il progetto One Plastic One Bag va ben oltre la riduzione dell'impatto della plastica sull'ambiente. Si tratta di educare le comunità al fine di renderle sostenibili e resilienti. È un progetto di sviluppo sociale ed ecologicamente sostenibile.

L'economia circolare, l'economia locale e prima di tutto il passaggio dal pensiero a breve a quello di lungo termine sono l’unica strada per creare una società realmente sostenibile. Grazie Isatou per aver dato questo importante esempio all'umanità e per aver risposto alle nostre domande.

http://oneplasticbag.com/ 

http://womeninitiativegambia.org/

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INTERVISTA - (luglio 2019)
L’intervista originale in inglese è stata fatta in giugno e pubblicata nel mese di luglio 2019 su www.lteconomy.org  
Oggetto: Riciclo di plastic e comunità resilienti
 
 Dario Ruggiero, Founder of Long Term Economy 

Ringraziamenti

Si ringrazia il Board della Long Term Economy (Priscilla Asamoah Baffour, Geetha Packal, Stephen Saunders, Tazeen Siddiqui). Un ringraziamento particolare a Grazia Giordano e Fatjona Filipi (collabolatrici Long Term Economy) per l’aiuto nella traduzione dall’inglese all’italiano.

 

Highlight 

  • Mi basterebbe giusto una pagina per parlare delle motivazioni, mentre mi servirebbe un libro intero per descrivere i problemi causati dall'inquinamento da plastica.
  • Se mi chiedeste che caratteristiche hanno queste donne, dopo questa esperienza vi risponderei con certezza che, esse sono: i) fortemente dedite al lavoro; ii) creative; iii) attive; iv) responsabili e determinate.
  • Ostacoli?... ce ne sono molti... L'inquinamento da plastica è principalmente una conseguenza dell'ossessione per la crescita in un mondo globalizzato in cui le merci materiali vengono trasportate in imballaggi di plastica.
  • Per i giovani…: “Crea un progetto interessante, che coinvolga la tua comunità e che includa saperi e risorse. Sii un grande mentore!

 

“Mi basterebbe giusto una pagina per parlare delle motivazioni,
 
mentre mi servirebbe un libro intero per descrivere
 
i problemi causati dall'inquinamento da plastica.”
 
 
1. Domanda: Gentile Isatou Caesay, grazie per essere qui con noi. Qualche rivista l’ha soprannominata "La regina del riciclo della plastica in Gambia". Che cosa l’ha spinta ad interfacciarsi con questo problema? E perché i rifiuti di plastica rappresentano un problema tanto serio?
 
Cari amici della Long Term Economy, quando osservi un fenomeno degradante che affligge il tuo paese hai a disposizione 3 scelte: 1) fregartene; 2) emigrare; oppure 3) decidere di trovare una soluzione ad esso. Bene, parliamo della terza opzione... Quando la tua volontà è in grado di influenzare e fondersi con la volontà degli altri diventa possibile realizzare il proprio obiettivo, quantunque ambizioso esso sia. Mi basterebbe giusto una pagina per parlare delle motivazioni, mentre mi servirebbe un libro intero per descrivere i problemi causati dall'inquinamento da plastica. Essenzialmente le motivazioni sono:
 
i) la massiccia quantità di rifiuti in plastica presente nella mia comunità;
ii) il desiderio di informare la mia comunità riguardo ai rischi climatici dovuti a questo genere di rifiuti;
iii) dare valore alle donne e superarne le sfide attraverso idee innovative.
 
 
Perché i rifiuti di plastica rappresentano un problema serio:
 
i) degradano il suolo;
ii) generano perdite di bestiame;
iii) ostacolano il processo di assorbimento dell'acqua nelle falde acquifere, generando allagamento dei terreni, favorendo la circolazione delle zanzare che veicolano la malaria.
iv) causano incendi spontanei, distruggendo così vita e terreni;
v) inquinano il mare ed i pesci inquinati finiscono poi nelle nostre pance;
vi) sono definitivamente un problema di salute pubblica.
 
 
Rendere I rifiuti di plastic utili…
One Plastic One Bag
 
 
2. Domanda: Parliamo più dettagliatamente del suo progetto "One Plastic One Bag". In che cosa consiste?
 
Sarebbe semplice uscirsene dicendo che si tratta di un sistema di riciclaggio di rifiuti. One Plastic One Bag non è soltanto questo... Si tratta di un progetto di sviluppo sociale. Quando un progetto include Ambiente, Economia e Istruzione, si è di fronte ad  un cambiamento sociale. In pratica, "One Plastic One Bag è di per se un percorso formativo (progetto educativo); è un progetto che costruisce ed aumenta la fiducia dei giovani (progetto sociale); genera un cambiamento di attitudine nei confronti dei rifiuti plastici (cambiamento educativo) ed infine, riattiva l'economia locale tramite il riutilizzo di materiale a costo zero (cambiamento economico).
 
 
Produrre borse dai rifiuti di plastica…
One Plastic One Bag
 
 
“Se mi chiedeste che caratteristiche hanno queste donne,
 
dopo questa esperienza vi risponderei con certezza che, esse sono:
 
i) fortemente dedite al lavoro; ii) creative; iii) attive; iv) responsabili e determinate.”
 
 
3. Domanda: Le donne… Questo è l'altro fattore principale e caratteristico del suo progetto. Circa 17 anni fa ha fondato l'organizzazione " Women Initiative the Gambia". Perché considera le donne tanto importanti nel suo progetto?
 
Naturalmente… quando trovi un problema e vuoi risolverlo, all'inizio pensi di essere sola. Qualche volta dici: "sono sola, non ce la farò mai" Ed altre volte invece, dici: "voglio risolverlo" e poi? Cosa succede? Trovi o attiri altre persone che la pensano nel tuo stesso modo. Il destino ha voluto che mi imbattessi in alcune donne qui, in Gambia che hanno le qualità giuste per portare avanti lo scopo di ripulire la nostra comunità dalla plastica. Se mi chiedeste che caratteristiche hanno queste donne, dopo questa esperienza vi risponderei con certezza che, esse sono: i) fortemente dedite al lavoro; ii) creative; iii) attive; iv) responsabili e determinate.
 
 
4. Domanda: Oltre a dare maggior potere alle donne e a migliorare la sostenibilità ambientale, quali altri benefici il suo progetto ha dato alla sua comunità? In particolare, ha aiutato le differenti culture etniche ad integrarsi?
 
Bella domanda. Magari potremmo parlare degli effetti benefici sull'ambiente. Ma non si tratta solo di questo. Occorre creare abilità e cultura. Il progetto One Plastic One Bag 1) costruisce leadership e autostima nelle giovani donne. 2) Porta spirito imprenditoriale e reddito e 3) soprattutto il riconoscimento del valore delle donne all'interno delle comunità.
 
Ha generato una maggiore integrazione tra i differenti gruppi etnici?
 
Questo è un elemento chiave. L'integrazione e l'inclusione sono le principali caratteristiche di questo progetto.  I gruppi di lavoro sono un mix etnico: includono donne provenienti da differenti gruppi etnici e con culture spesso diverse.
 
 
Le donne impregnate nelle attività di riciclo nel progetto One Plastic One Bag
One Plastic One Bag
 
 
5. Domanda: Il suo progetto mira a ridurre i rifiuti di plastica trasformandoli in prodotti utili (in particolare borse). Si sta occupando anche di progetti per ridurre l'uso della plastica? Secondo lei esistono oggi valide alternative alla plastica che possono essere prodotte anche localmente?
 
Naturalmente riciclare la plastica per realizzare nuovi prodotti che vendiamo localmente e in tutto il mondo è stato un buon punto di partenza. La sostenibilità dipende anche da come organizziamo il ciclo delle economie basate su materiali più ecologici. Abbiamo diverse alternative come spugne di luffa per lavare i piatti anziché quelle di plastica. Inoltre, usiamo anche le zucche calabash per sostituire cucchiai e ciotole di plastica. Quindi sì... credo che i limiti siano presenti solo nella nostra mente...
 
 
“Ostacoli?... ce ne sono molti... L'inquinamento da plastica è principalmente
 
una conseguenza dell'ossessione per la crescita in un mondo globalizzato
 
in cui le merci materiali vengono trasportate in imballaggi di plastica.”
 
 
6. Domanda: Dal locale al globale... Quali pensa siano i principali ostacoli per affrontare con efficacia il problema della plastica in tutto il mondo?
 
Non è semplice rispondere. Ostacoli?... ce ne sono molti... L'inquinamento da plastica è principalmente una conseguenza dell'ossessione per la crescita in un mondo globalizzato in cui le merci materiali vengono trasportate in imballaggi di plastica. In altre parole: i maggiori ostacoli sono i Paesi Sviluppati e in Via di Sviluppo che producono plastica ed esportano in paesi sottosviluppati.
 
 
“Crea un progetto interessante, che coinvolga la tua comunità
 
e che includa saperi e risorse. Sii un grande mentore.”
 
 
7. Domanda: Lei proviene dal Gambia, un Paese che pone non pochi ostacoli alla realizzazione di progetti come i suoi ma lei sta continuando a perseguire con successo i suoi obiettivi. Lei è una leader. Qual è la sua definizione di leader nel 21° secolo? Qual è il suo consiglio per i giovani che vogliono realizzare i propri progetti?
 
Diventare leader in questo momento di incertezza è più difficile che in passato. La mia definizione di leader in questa generazione è qualcuno che crede in sé stesso, qualcuno che è creativo, flessibile e, allo stesso, tempo che sia determinato ed onesto. Ciò che sicuramente non dovrebbe mancare a un leader del 21° secolo è una buona capacità di fare rete e di comunicazione.
 
 
E riguardo ai giovani?
 
Il suggerimento che ho per i giovani che hanno grandi idee è: “Crea un progetto interessante, che coinvolga la tua comunità e che includa saperi e risorse. Sii un grande mentore!"
 
 
8. Domanda: Infine, parliamo del ruolo che la Gambia e gli altri Paesi africani possono rivestire nell'affrontare le attuali questioni globali (ad esempio, i cambiamenti climatici, la crisi ecologica e l'instabilità sociale). In particolare, qual è la sua opinione al riguardo e quali sono le sue aspirazioni per il futuro del Gambia?

Dipende dalla capacità di reazione della comunità (vedi Progetto One Plastic One Bag), ma dipende anche dalla volontà politica! So che il cambiamento climatico rappresenta una grande sfida per la comunità internazionale. Ma sarà necessaria anche la volontà politica per plasmare politiche e programmi volti a: a) mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sull'ecosistema a livello locale da parte del Gambia e di altri paesi africani; b) ridurre la carenza di cibo e la malnutrizione per prevenire la migrazione illegale e portare stabilità sociale.
 

Quali sono, invece, i suoi progetti futuri?  
 
i) Implementare i progetti di riciclaggio e corretta gestione dei rifiuti;
ii) progetti nutrizionali;
iii) riforestazione;
iv) valorizzazione dei giovani e delle donne.

 

 
 
 
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