David Lin (Global Footprint Network)

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INTERVISTA CON David Lin 
(Direttore di ricerca - Global Footprint Network)      
 

“COME RIPORTARE IN AVANTI LA DATA DELL’ OVERSHOOT DAY

Premessa

Il Cambiamento Climatico è un fenomeno antropogenico? Ci sono molti dati scientifici che lo dimostrano. Ma c’è ancora un dibattito in corso su tale questione. Tuttavia, oggi c’è un fatto che non si può negare: noi, esseri umani, usiamo e sprechiamo troppe risorse naturali! Il nostro modello economico e sociale si pone l’obiettivo di migliorare il benessere materiale, senza dare adeguata importanza all’efficienza con cui le risorse naturali della Terra vengono utilizzate. Questo fatto è stato ben studiato, dimostrato e comunicato dal Global Footprint Network (GFN). Questa organizzazione (fondata da Mathis Wackernagel) ci fornisce due importanti misure: 1) l’ Impronta Ecologica (l’ammontare di ettari di terreno di cui abbiamo bisogno per soddisfare il nostro consumo di risorse) e 2) l’Overshoot Day (la data ipotetica in cui abbiamo già consumato tutte le risorse naturali che ci è concesso consumare in un anno; per cui, per soddisfare i nostri consumi successivi, preleveremo dallo stock di risorse del pianeta, danneggiandolo). Secondo il GFN, l’Overshoot Day quest’anno è caduto il 2 agosto. Che cosa è l’Overshoot Day? In che cosa consiste la campagna “#movethedate”? Come calcolare la propria Impronta Ecologica? In che modo la metrica dell’Impronta Ecologica può migliorare la qualità della nostra vita? David Lin, Research Director al Global Footprint Network, ha risposto a queste e ad altre domande.

 

David Lin: David Lin dirige il team di ricerca del Global Footprint Network (GFN) e contribuisce alla produzione, allo sviluppo e al miglioramento dei National Footprint Accounts. Coordina inoltre il Global Footprint Network’s city program. Prima di entrare a far parte del GFN, David ha conseguito il suo Ph.D. E ha lavorato come ricercatore post-dottorato nel Laboratorio di Ecologia dei Sistemi presso l'Università del Texas a El Paso. La sua ricerca si è concentrata sull'integrazione di modelli di funzione ecosistemica con l'analisi del cambiamento di copertura del suolo negli ecosistemi artici per prevedere gli effetti del Cambiamento Climatico sulle dinamiche dei gas-serra. David è nativo della California e possiede un BS in ecology, behavior, and evolution ottenuto nella University of California, Los Angeles.

  

http://www.footprintnetwork.org/

  
 

L’intervista è stata realizzata nel mese di agosto 2017 e pubblicata nel mese di settembre  2017 sul sito www.lteconomy.it

Oggetto: Impronta Ecologica e Overshoot Day

(a cura di Dario Ruggiero, fondatore LTEconomy)
 
 

Highlight 

  • Per soddisfare il nostro fabbisogno, avremmo bisogno di un pianeta grande 1,7 volte il Pianeta Terra… L’Overshoot Day altro non è che la data ipotetica dell'anno in cui abbiamo già consumato tutte le risorse naturali che ci è permesso consumare in un anno. Quest’anno tale data è caduta il 2 agosto
  • Con la “#movethedate” campaign noi vogliamo dare un messaggio fondamentale: tutti noi abbiamo un ruolo nel rendere l'umanità sostenibile!
  • Il Footprint calculator è uno dei nostri più popolari strumenti (ha attirato più di due milioni di utenti l'anno scorso, inclusi molti studenti). …Esso educa i singoli cittadini sui vari elementi che contribuiscono alla sostenibilità.
  • Fin dall'inizio, il data core del Global Footprint Network è stato il National Footprint Accounts (NFA). Forniamo i dati sull’Impronta Ecologica e sulla Biocapacità (dal 1961 al 2013) per oltre 200 Paesi.
  • Mentre il Prodotto Interno Lordo (PIL) da una misura della dimensione economica di un Paese, l’Impronta Ecologica misura la domanda di risorse naturali di quella economia, che può essere poi confrontata con la capacità del Paese di generare tali risorse (Biocapacità).
  • Molti governi nazionali utilizzano l’Impronta Ecologica nelle loro politiche per la sostenibilità, tra cui Svizzera, Ecuador, UAE, Francia, Germania, Filippine, Montenegro etc...
  • Dobbiamo lavorare insieme verso una visione comune per l'umanità.

 

 
Domanda 1: Benvenuto David e grazie per essere qui con noi. Quest'anno l’Overshoot Day è caduto il 2 agosto (in anticipo rispetto al 3 agosto dell’anno scorso; cadeva il 21 dicembre nel 1971). Può spiegarci in parole semplici che cosa è l’Overshoot Day, e perché, anno dopo anno, si manifesta sempre più in anticipo?
 
Bene, il discorso non è molto complesso… Ogni anno la nostra cara Terra/Natura produce risorse e servizi e noi ce ne serviamo. Il problema è che oggi consumiamo più risorse di quanto la Terra ci fornisce in un anno. Più precisamente, per soddisfare il nostro fabbisogno, avremmo bisogno di un pianeta grande 1,7 volte il Pianeta Terra: consumiamo risorse ad un ritmo il 70% più veloce di quanto la Terra riesce a rigenerarle! Ma come si arriva a questa conclusione? Come anticipato, il Global Footprint Network è in grado di misurare la domanda di risorse (Impronta Ecologica) di una determinata popolazione e l’offerta di risorse, ovvero la produttività biologica, di un determinate territorio (biocapacità). Confrontiamo le due misure e siamo in grado di dire se consumiamo più o meno risorse di quante ne abbiamo a dipsosizione.
 
Facciamo un esempio molto banale. La biocapacità è paragonabile al tuo salario annuale; se spendi (Impronta Ecologica) più di quanto guadagni in un anno, sarai costretto a prelevare dal tuo conto in banca (stock di risorse). Un altro esempio? Di quanta legna si accrescono le foreste ogni anno (biocapacità)? Se noi consumiamo (Impronta Ecologica) più legna di quanta ne viene rigenerata, finiremo per abbattare tutte le foreste del mondo!
 
L’Overshoot Day (oppure Earth Overshoot Day – EOD) altro non è che la data dell'anno in cui abbiamo già consumato tutte le risorse naturali che ci è permesso (dai ritmi biologici della Terra) in un anno. In base ai nostri dati, quest’anno tale data è caduta il 2 agosto. (Per un confronto coerente dell’EOD rispetto all'EOD dello scorso anno, è necessario esaminare i dati all'interno di una singola edizione (National Footprint Accounts 2017 Edition). Per maggiori dettagli si veda il seguente articolo:
 
 
Domanda 2: Interessante e allo stesso tempo preoccupante il suo discorso... Ma sappiamo che, oltre ad analizzare la nostra Impronta Ecologica, il Global Footprint Network (GFN), propone diverse soluzioni pratiche per contrastare la crisi ecologica. Una di queste consiste nello spingere l’Overshoot Day in avanti, con la campagna "#movethedate". Può dirci come funziona e come è possibile aderire?
 
Chiunque può unirsi a noi. Basta iscriversi alla piattaforma http://www.overshootday.org, da dove è possibile calcolare la ‘propria’ Impronta Ecologica ed esplorare le varie soluzioni che proponiamo nella campgna  #movethedate.
 
Con questa campagna noi vogliamo dare un messaggio fondamentale: tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere per rendere l'umanità sostenibile! Ma affinché ciò possa accadere, dobbiamo appoggiare una visione più ampia: vivere in un mondo in cui tutte le persone possano vivere al meglio. Impegnamoci in questa visione e vedremo che tutti i decisori a tutti i livelli, dal sigolo cittadino ai governi nazionali, alle società, inizieranno ad agire sulle principali aree dell’Impronta Ecologica: alimentazione (produzione e consumo), città (progettazione e politiche urbane), popolazione (educazione e potenziamento delle donne) e l'energia (pulita e rinnovabile). Aree su cui si fonda anche il nostro nuovo Footprint Calculator presso www.footprintcalculator.org.
 
 
Domanda 3: Un altro strumento, proposto dalla GFN, che può aiutarci a migliorare la qualità e la sostenibilità del nostro stile di vita, è l’ Ecological Footprint Calculator. Può cortesemente dirci come funziona?
 
Il Footprint calculator è uno dei nostri più popolari strumenti (ha attirato più di due milioni di utenti l'anno scorso, inclusi molti student). Abbiamo appena lanciato una nuova versione mobile. Perchè è importante questo strumento? Permette di uscire dall’analisi x sconfinare nella pratica. Esso educa i singoli cittadini sui vari elementi che contribuiscono alla sostenibilità. Con il nuovo Footprint calculator, oltre a calcolare la propria Impronta Ecologica, le single persone possono ora calcolare anche il proprio Overshoot Day.  L’Interfaccia è molto semplice e composta da alcune domande sullo stile di vita:  dieta, trasporto, abitazione e merci. Va detto che il nostro stile di vita non dipende solo dale nostre scelte quotidiane. Esso è influenzato anche dale strutture sociali in cui viviamo (infrastrutture, cultura, energia, servizi pubblici), che, tuttavia, con I nostril comportamenti possiamo contribuire a cambiare nella giusta direzione.
 
 
Domanda 4: La campagna "#movethedate" e l’Ecological Footprint Calculator sono strumenti indirizzati al singolo individuo. Ma sappiamo che il GFN produce dati a livello nazionale e globale e nell’aprile 2017 ha lanciato la nuova " Footprint Explorer Platform". Quali sono le caratteristiche principali di questa piattaforma e perchè il GFN sta investendo in essa?
 
Fin dall'inizio, il data core del Global Footprint Network è stato il National Footprint Accounts (NFA). Forniamo i dati sull’Impronta Ecologica e sulla Biocapacità (dal 1961 al 2013) per oltre 200 Paesi, oltre che per aree e per il mondo intero. Mentre il Prodotto Interno Lordo (PIL) da una misura della dimensione economica di un Paese, l’Impronta Ecologica misura la domanda di risorse naturali di quella economia, che può essere poi confrontata con la capacità del Paese di generare tali risorse (Biocapacità). I National Footprint Accounts sono ampiamente utilizzati da aziende, organizzazioni intergovernative, governi e scienziati. Con questa nuova piattaforma abbiamo reso l’accesso ai (e quindi l’esplorazione dei) dati più semplice, navigabile (user-friendly)  e veloce.
 
 
Domanda 5: Ci sono progetti istituzionali (a livello nazionale o locale) che stanno adottando la vostra metrica per supportare politiche di sostenibilità? Perché un Paese dovrebbe tener conto della sua Impronta Ecologica?
 
Le nostre metriche sono state e continuano ad essere molto diffuse all’interno della comunità scientifica internazionale nel monitoraggio della sostenibilità globale. Non solo…Molti governi nazionali le utilizzano, tra cui Svizzera, Ecuador, UAE, Francia, Germania, Filippine, Montenegro etc.... Le nostre metriche vengono anche utilizzate da alcune province in Cina, città del Canada, lo stato di Nariño in Colombia e alcune città del Portogallo.
 
Perché un Paese dovrebbe tenerne conto…
 
Semplicemente perché non è possibile gestire ciò che non si misura! Concordiamo che, per il beneficio e lo sviluppo dell'umanità, occorre vivere entro i limiti ecologici del nostro Pianeta? Bene, allora non possiamo non monitiorare la nostra Impronta Ecologica! Facciamo un esempio molto semplice: Supponiamo che il mio obiettivo sia perdere peso… dopo una comprensione dei fattori in gioco, scompongo il mio obiettivo in sotto-obiettivi (dieta, esercizio fisico etc…) e questi in ulteriori sotto-obiettivi (tipo di cibo; tipo di esercizi…) e così via. Alla fine della settimana mi confronto con la realtà: misuro il mio peso… Bene, ritornando a noi, la nostra misura (il nostro peso) è l'Impronta Ecologica; senza di essa non saremmo in grado di capire se stiamo migliorando e di quanto stiamo migliorando. Lo stesso discorso vale per i singoli Paesi nei loro piani per la sostenibilità: rifiuti, energia, mobilità, biodiversità…sono tutte aree in cui è possibile intervenire? Ma come capire se sto andando nella giusta direzione? Ancora una volta ci viene in aiuto l’Impronta Ecologica.
 
 
Domanda 6: Che mi può dire in merito all’Impronta Ecologica in Italia? Avete dei progetti in questo Paese?
 
Stiamo discutendo su diversi progetti in Italia e contiamo di fare di più in futuro. Recentemente abbiamo condotto diversi studi sull’Impronta Ecologica della dieta e del turismo in Italia e nel Mediterraneo. Collaboriamo molto con l'Università di Siena nella pubblicazione di articoli che hanno ad oggetto la metrica dell’Impronta Ecoologica.
Più in generale, noi siamo molto attivi nella regione del Mediterraneo, e i nostri impegni in questa area sono cresciuti molto nel corso degli ultimi 5 anni. Tanto è vero che il nostro indicatore, l’Impronta Ecologica,  è ora utilizzato nei processi ufficiali UNEP / MAP, come la Strategia Mediterranea per lo Sviluppo Sostenibile (MSSD) e il piano d'azione per il Consumo e la Produzione Sostenibili (SCP) della regione. Per informazione dei nostri progetti nel Mediterraneo si veda: http://www.footprintnetwork.org/2015/10/26/med/.
 
 
Domanda 7: Infine, la missione di ridurre l'Impronta Ecologica è nelle mani del singolo cittadino o in quelle delle istituzioni internazionali, nazionali e locali? Può darci qualche suggerimento per abbassare l’ Impronta Ecologica individuale?
 
Questa è una domanda di estrema importanza. Come ho già anticipato in precedenza, questa missione risiede nelle mani di tutti, individui, imprese, istituzioni. Ma allora cosa dobbiamo fare? Dobbiamo contribuire a creare un'atmosfera che ci permetta di lavorare insieme verso una visione comune per l'umanità. Un’atmosfera che porti a quello spostamento cognitivo che permetta di elevare la sostenibilità ad elemento prioritario nei meccanismi decisionali di tutta la società.
 
Come individui, le nostre scelte hanno un effetto diretto, ma si tratta comunque di un effetto minimale! Noi dobbiamo influenzere le persone e le norme sociali che ci circondano, nonché le istituzioni che ci regolano e ci forniscono servizi pubblici. Nel momento in cui anche le istituzioni, le imprese e le organizzazione faranno proprio l’obiettivo della sostenibilità, fare azioni che riducano la nostra Impronta Ecologica diventerà decisamente più ‘naturale.’  
 
 
 
 
 

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