Howard Gardner (Multiple Intelligence)

on .

INTERVISTA CON Howard Gardner 
(Hobbs Research Professor of Cognition and Education Harvard Graduate School of Education)

 
“LE INTELLIGENZE NASCOSTE: COME POSSONO AIUTARE GLI ESSERI UMANI NEL 21° SECOLO"
 
Maggio 2000. Uscii per una pizza con i miei amici. Mike che aveva il Quoziente Intellettivo (QI) più alto non era in grado di comunicare con nessuna ragazza del gruppo. Josh che aveva il peggior QI era un genio nel relazionarsi con le ragazze e gli altri amici del gruppo. Perché accadde questo? Perché la persona più intelligente è stata sconfitta da Josh nel relazionarsi con le ragazze e con il gruppo. La risposta è semplice: Josh ha una maggiore intelligenza interpersonale!
 
Avere un elevato QI significa semplicemente avere buoni livelli di intelligenza logica e linguistica. Ma ci sono altri 6 tipi di intelligenza che il QI non tiene in considerazione e che possono essere determinanti per il tuo successo nella vita e possono essere determinanti nel risolvere alcune sfide complesse come quelle che gli umani dovranno affrontare nei prossimi decenni. Howard Gardner (Hobbs Research Professor of Cognition and Education Harvard Graduate School of Education) ha sviluppato la teoria delle Intelligenze Multiple (MI) alla fine degli anni '70 e all'inizio degli anni '80, con la pubblicazione del libro Frames of Mind: The Theory of Multiple Intelligences. Howard dice "Ogni persona ha uno spettro unico di punti di forza e di debolezza intellettuali". Tutti noi (genitori, insegnanti, professori, politici, dirigenti di società ecc…) dovremmo comprendere questo principio. Dovremmo capire che si tratta di un fallimento molto, molto grande per il sistema se non è in grado di ottenere il meglio da ogni persona e renderlo felice (facendo ciò che può fare meglio).
 
Quindi, cos'è l'intelligenza multipla? In che modo influenza l'approccio educativo? Come può aiutare l'umanità ad affrontare le sfide attuali e future? Può aiutare la società a sviluppare il pensiero a lungo termine? Educatori e genitori dovrebbero comprendere il modello MI prima di provare a educare un bambino? Howard Gardner ha risposto a queste e ad altre domande.

Isatou Ceseey (One Plastic One Bag)

on .

INTERVISTA CON Isatou Ceseey
(Fondatrice dell'organizzazione Women Initiative the Gambia e del progetto One Plastic One Bag)

“QUANDO I RIFIUTI DI PLASTICA DIVENTANO BORSE…"

I rifiuti... Che cosa sono? Quando i rifiuti sono in quantità modesta non creano problemi, ma a un certo punto poi diventano indesiderati. Quando Isatou Ceseey (meglio conosciuta come “la regina” del riciclo della plastica in Gambia), nel camminare per strada nel suo quartiere, si imbatteva in colonne di plastica che si accumulavano dietro le case, pensò che fosse importante dare una risposta a questa tortura per l'ambiente e per gli occhi umani e lo fece educando le donne all’importanza del riciclo dei rifiuti. Ciò ha portato alla creazione del centro di riciclo di N’Jau. Ogni settimana, i membri dell’organizzazione Women Initiative The Gambia (WIG) adesso creano portafogli, borse e palle per bambini dai sacchetti di plastica recuperati e che tagliano, lavorano e cuciono pazientemente. "Ma all'inizio, le donne non credevano che fosse possibile trasformare la plastica in reddito", ricorda Isatou.

Il progetto One Plastic One Bag va ben oltre la riduzione dell'impatto della plastica sull'ambiente. Si tratta di educare le comunità al fine di renderle sostenibili e resilienti. È un progetto di sviluppo sociale ed ecologicamente sostenibile.

L'economia circolare, l'economia locale e prima di tutto il passaggio dal pensiero a breve a quello di lungo termine sono l’unica strada per creare una società realmente sostenibile. Grazie Isatou per aver dato questo importante esempio all'umanità e per aver risposto alle nostre domande.

Vandana Shiva (Seeds of life - Navdanya)

on .

INTERVISTA CON Vandana Shiva
(Ambientalista, Fondatrice Navdanya movement)

SEEDS OF LIFE"

Sono le 13! È ora di sedersi al tavolo e mangiare il nostro piatto preferito fatto di pasta, riso, verdure, carne o latticini. Ma sappiamo cosa stiamo veramente mangiando? Quando Vandana Shiva ha detto: “durante il processo di industrializzazione dell'agricoltura la nostra base alimentare è passata da 10.000 a 10 specie, sono rimasto letteralmente scioccato!” Solo tre specie vegetali - riso, mais e grano - contribuiscono quasi al 60% delle calorie che gli esseri umani ottengono dalle piante. Sempre più studi (delle Nazioni Unite e della FAO) hanno sottolineato quanto sia spinta la perdita di biodiversità a cui abbiamo assistito nel secolo scorso. Questo è un problema enorme! Questo è un problema enorme per noi, e soprattutto per le generazioni future: la natura è il nostro primo "fornitore di servizi", e senza di essa e senza la sua biodiversità l'umanità è destinata a fallire inesorabilmente. La perdita di biodiversità è come un treno ad alta velocità difficile da fermare, innescato soprattutto dall'avidità, dalla ricerca di potere e dallo "insectageddon " (così Vandana descrive l’omicidio di massa di insetti impollinatori dovuto all'uso massiccio di pesticidi in agricoltura). Ecco perché è necessario un cambiamento culturale ed è per questo che Navdanya, il movimento degli agricoltori fondato in India da Vandana Shiva, ha dato vita alla Earth University. La sua missione? Costruire un sistema agricolo e fornire cibo in assenza di veleni e combustibili fossili entro il 2030 per scongiurare l'estinzione delle specie e la catastrofe climatica.

"La biodiversità è vita. E tutta la biodiversità inizia con il seme "

Queste sono le parole con cui Vandana ha iniziato la sua intervista. Sappiamo tutti che i semi (nell'agricoltura e nel pensiero) sono il punto di partenza. Senza il seme buono non possiamo avere una buona resa. Senza semi flessibili/diversificati non possiamo avere rendimenti flessibili/diversificati necessari per affrontare i cambiamenti climatici. Il team di Vandana sta facendo un ottimo lavoro nel risvegliare le persone e proteggere l'incredibile patrimonio della natura. Quali sono le cause principali della perdita di biodiversità? Quali sono le soluzioni? Come funziona il movimento Navdanya e come aderire alla Earth University? Come raggiungere l’obiettivo di Zero Hunger (SDG 2) e allo stesso tempo di buona salute e benessere (SDG 3)? E come procede il progetto di Navdanya in Italia? Vandana Shiva, attivista ambientale, fondatrice del movimento Navdanya, ha risposto a queste e ad altre domande.

.

Battista Cualbu (Coldiretti Sardegna)

on .

INTERVISTA CON Battista Cualbu
(Presidente regionale di Coldiretti Sardegna)

“OLTRE L’AGGIUSTAMENTO DEL PREZZO: LA PROTESTA DEI PASTORI IN SARDEGNA”

C’è chi produce, chi trasforma, chi vende e chi consuma… Questa, in Strategia aziendale è detta catena del valore o spesso anche supply chain. Molti di noi non sappiamo che il 70% del latte italiano è prodotto in Sardegna e che il 60% del latte sardo è destinato alla produzione del Pecorino Romano DOP. La protesta dei pastori in Sardegna è nata dal fatto che i caseifici a causa delle eccedenze di pecorino hanno dovuto offrire un prezzo di remunerazione troppo basso ai pastori (60 centesimi al litro), ben al di sotto della soglia che copre i costi di produzione dei pastori (77 centesimi). L’accordo raggiunto l’8 marzo (74 centesimi al litro) non è sufficiente a coprire tali costi. E’ evidente che la protesta è il sintomo di un modello che non funziona bene in cui si verificano numerose inefficienze e disequilibrio nella distribuzione del valore. La vera soluzione va ricercata in una ristrutturazione e nella costruzione di una vera filiera, davvero trasparente e che sappia programmare seriamente. C’è in gioco stabilità sociale, sostenibilità ecologica e futuro dei giovani. Di questo e di altro abbiamo parlato con Battista Cualbu, Presidente Coldiretti Sardegna.

Otto Scharmer (Teoria U e Leadership del cambiamento)

on .

INTERVISTA CON Otto Scharmer
(Senior Lecturer al MIT; autore Teoria U e fondator U-Lab)

“QUANDO UN LEADER E' UN CHANGE MAKER E PERCHE’ UN CHANGEMAKER E’ UN LONG TERM THINKER"

Negli ultimi decenni la nostra società è diventata sempre più instabile e incerta. Ci sono sempre più situazioni di disruption (disturbo o shock), e poi le sfide globali (ad esempio, il Cambiamento Climatico) che “tutta” l'umanità nel suo complesso deve affrontare. Riconoscere l’esistenza di tale incertezza non è sufficiente. Occorre un deciso cambiamento nel modo in cui apprendiamo le cose. Non basta più memorizzare le cose. L’apprendimento deve essere più profondo (deep learning), avvalersi di una mente aperta, un cuore aperto e una volontà aperta... Occorre altresì una nuova generazione di leader. I leader del XXI secolo non sono più quelli in cima a una struttura gerarchica; i leader, o meglio i change maker (così come li definisce Otto Scharmer, professore del MIT), sono coloro che collettivamente (in coordinamento con l'intero sistema) sono in grado di percepire e plasmare il futuro, passando da una consapevolezza ego-sistemica ad una consapevolezza eco-sistemica. Tutte queste cose sono spiegate nella Teoria U, che, dopo 2 decenni di sperimentazione e la pubblicazione di diversi libri sull'argomento, nel 2015 si è evoluta in una comunità on-line basata su un MOOC (corso U-lab) organizzato dal MIT e coordinato dall’ideatore, Prof. Otto Scharmer. Che cosa è la Theory U? A chi è rivolta? Che Cosa significa essere un change maker? In che modo la Theory U può aiutare a risolvere problemi impellenti come i cambiamenti climatici e la sostenibilità? E come può la Theory U aiutare le persone a cambiare se stesse? Otto Scharmer ha risposto a queste e ad altre domande.