Enrica Arena - Orange Fiber

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INTERVISTA CON Enrica Arena
(Co-fondatrice dell’azienda tessile eco-sostenibile ‘Orange Fiber’)      
 

“QUANDO IL CAPO DI ABBIGLIAMENTO VIENE DALLE BUCCE DI ARANCIA

Premessa

L'industria tessile (la fashion industry) è una delle più redditizie e allo stesso tempo inquinanti della Terra. Produce un fatturato annuo di 1.500 miliardi di euro e oltre un miliardo di vestiti all’anno. Se si pensa poi che la produzione mondiale di indumenti è destinata ad aumentare del 63% entro il 2030, appare ovvio che l’industria tessile avrà un impatto sempre maggiore sull’ambiente e sull’ecosistema terrestre. In questa prospettiva stanno nascendo diverse iniziative che tendono a modificare il modo in cui è concepito il processo produttivo e di consumo nel settore tessile. Una di queste è Orange Fiber, un'azienda tessile ecosostenibile che ha brevettato e produce tessuti eco-friendly dai sottoprodotti agrumicoli, attraverso un innovativo processo di estrazione della cellulosa d’agrumi atta alla filatura. Come nasce Orange Fiber? Perché usare fibre innovative nella produzione di capi di abbigliamento? Quanto è sostenibile il settore dell’Alta Moda? E’ possibile coniugare sostenibilità, qualità ed estetica nell’Alta Moda? Enrica Arena, co-fondatrice di Orange Fiber, ha risposto a queste e ad altre domande.

Angela Maria Marchetti - ‘I Am Bambù’

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INTERVISTA CON Angela Maria Marchetti
(Fondatrice e Presidente dell’azienda tessile ‘I Am Bambù’)      
 

“PRODURRE CAPI DI ABBIGLIAMENTO CON IL BAMBÙ

Premessa

L'industria tessile (la fashion industry) è una delle più redditizie e allo stesso tempo inquinanti della Terra. Produce un fatturato annuo di 1.500 miliardi di euro e oltre un miliardo di vestiti all’anno. Se si pensa poi che la produzione mondiale di indumenti è destinata ad aumentare del 63% entro il 2030, appare ovvio che l’industria tessile avrà un impatto sempre maggiore sull’ambiente e sull’ecosistema terrestre. In questa prospettiva stanno nascendo diverse iniziative che tendono a modificare il modo in cui è concepito il processo produttivo e di consumo nel settore tessile. Una di queste è I Am Bambù, un brand di moda ecosostenibile che utilizza le fibre di bambù per confezionare capi di abbigliamento eco-friendly. Come è nata l’idea di creare capi di abbigliamento dal bambù? Perché il bambù e non altre colture eco-sostenibili? Occorre un know how particolare? Che cosa è la certificazione a ciclo chiuso? Angela Maria Marchetti, fondatrice di ‘I Am Bambù,’ ha risposto a queste e ad altre domande.

Gianpiero Tessitore (Vegea)

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INTERVISTA CON Gianpiero Tessitore
(Fondatrice  di ‘Vegea’)      
 

“PRODURRE PELLE E MATERIALI VEGETALI ECO-SOSTENIBILI CON LE BUCCE DELL’UVA

Premessa
L'industria tessile (la fashion industry) è una delle più redditizie e allo stesso tempo inquinanti della Terra. Produce un fatturato annuo di 1.500 miliardi di euro e oltre un miliardo di vestiti all’anno. Se si pensa poi che la produzione mondiale di indumenti è destinata ad aumentare del 63% entro il 2030, appare ovvio che l’industria tessile avrà un impatto sempre maggiore sull’ambiente e sull’ecosistema terrestre. In questa prospettiva stanno nascendo diverse iniziative che tendono a modificare il modo in cui è concepito il processo produttivo e di consumo nel settore tessile. Una di queste è Vegea, un'azienda ecosostenibile che si occupa di produrre materiali vegetali innovativi attraverso la trasformazione delle fibre contenute nelle bucce e nei semi dell’uva in pelle e materiali vegetali animal-free. Come nasce Vegea? Perché usare un modello di business ecosostenibile? Quali caratteristiche ha il processo di creazione dei tessuti dagli scarti dell’uva? A chi è destinato Vegea? Possono modelli come questo di economia circolare soddisfare la domanda mondiale di abbigliamento? Gianpiero Tessitore, fondatore di Vegea, ha risposto a queste e ad altre domande. 

Roberta Gentile ‘TU&TU’

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INTERVISTA CON Roberta Gentile
(Fondatrice e Presidente di ‘TU&TU’)      
 

“PRODURRE CAPI DI ABBIGLIAMENTO FEMMINILI ECO-SOSTENIBILI E CRUELTY-FREE

Premessa
L'industria tessile (la fashion industry) è una delle più redditizie e allo stesso tempo inquinanti della Terra. Produce un fatturato annuo di 1.500 miliardi di euro e oltre un miliardo di vestiti all’anno. Se si pensa poi che la produzione mondiale di indumenti è destinata ad aumentare del 63% entro il 2030, appare ovvio che l’industria tessile avrà un impatto sempre maggiore sull’ambiente e sull’ecosistema terrestre. In questa prospettiva stanno nascendo diverse iniziative che tendono a modificare il modo in cui è concepito il processo produttivo e di consumo nel settore tessile. Una di queste è TU&TU, un brand di moda ecosostenibile che opera nel rispetto dell’ecosistema attraverso l’uso esclusivo di fibre naturali Fair Trade aventi il minimo impatto sull’ambiente, come cotone e lino biologici certificati, fibra di bamboo, canapa, tessuti derivati da alghe, soia e proteine vegetali, eco-microfibre e imbottiture ottenute dal riciclo di materiali plastici. Che tipo di vantaggi comporta una produzione di capi di abbigliamento eco-sostenibili? E’ possibile produrre senza far uso di prodotti animali? Perché l’industria tessile deve diventare più sostenibile? Che ruolo ha il consumatore in tutto questo? La moda eco-sostenibile ha un futuro promettente? Roberta Gentile, fondatrice di ‘TU&TU,’ ha risposto a queste e ad altre domande.

Manuela De Sanctis ‘Rétro eco à porter’

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INTERVISTA CON Manuela De Sanctis
(Ideatrice dell’azienda tessile eco-sostenibile ‘Rétro eco à porter’)      
 

“PRODURRE CAPI DI ABBIGLIAMENTO ECO-SOSTENIBILI CON FIBRE NATURALI E ORGANICHE

Premessa
L'industria tessile (la fashion industry) è una delle più redditizie e allo stesso tempo inquinanti della Terra. Produce un fatturato annuo di 1.500 miliardi di euro e oltre un miliardo di vestiti all’anno. Se si pensa poi che la produzione mondiale di indumenti è destinata ad aumentare del 63% entro il 2030, appare ovvio che l’industria tessile avrà un impatto sempre maggiore sull’ambiente e sull’ecosistema terrestre. In questa prospettiva stanno nascendo diverse iniziative che tendono a modificare il modo in cui è concepito il processo produttivo e di consumo nel settore tessile. Una di queste è Rétro eco à porter, un brand di moda ecosostenibile che usa tessuti biologici ed ecofriendly e tinture atossiche per confezionare artigianalmente abiti eleganti, moderni e durevoli. Come nasce Rétro eco à porter? Quali sono i vantaggi delle fibre ecologiche? Com’è possibile aumentare la sostenibilità nel settore Moda? Manuela De Sanctis, fondatrice di ‘Rétro eco à porter,’ ha risposto a queste e ad altre domande.