Nell’autunno 2017 verrà lanciato il Movimento per l’Economia di Lungo Termine. Vediamo come si colloca questo movimento (ed il modello economico su cui si basa) all’interno dello scenario storico che ha visto l’emergere costante di un pensiero collettivo più coscienzioso, un pensiero che supporta la creazione di un modello economico e un vivere sociale che siano “realmente” sostenibili. In quest’era di incertezza e di eccessi questo è il regalo che, “uniti”, possiamo fare ai nostri figli ed alle generazioni che seguiranno....Nel corso degli anni ‘80/90, in pieno disimpegno politico (ricordate il ‘riflusso’ post anni ’70?), nel Villaggio Globale prefigurato da George Orwell (1984) e Mac Luhan (1964), i cittadini ‘pensanti’ si son spesso....
L’emergere del nuovo cittadino consapevole
Nel corso degli anni ‘80/90, in pieno disimpegno politico (ricordate il ‘riflusso’ post anni ’70?), nel Villaggio Globale prefigurato da George Orwell (1984) e Mac Luhan (1964), i cittadini ‘pensanti’ si son spesso interrogati sul senso e sulla direzione del loro agire. Da attenti osservatori del mondo circostante, gli individui cresciuti nell’era del disimpegno si sono dovuti ricostruire parametri e riferimenti, e a volte ritagliare una ‘nicchia’ in cui sopravvivere.
Sarebbe noioso ripercorrere il lento ‘ondi vagare’, dall’operaio massa a quello sociale fino a quello diffuso, che hanno riempito di sé la ricerca del soggetto rivoluzionario trainante: infatti il processo storico ha impietosamente estinto quei soggetti.
I nuovi soggetti anni ‘80/90 non hanno un profilo ‘ideologico’ e prediligono la concretezza del proprio agire come cittadini in un’era caratterizzata dal progressivo controllo totale. Alcuni sono piu’ integrati e altri piu’ critici: gli integrati hanno una prevalente tendenza di omogeneità col sistema, i critici ne hanno una di interazione col sistema. Entrambi si muovono entro un sistema di valori civili, ma solo alcuni di essi, siano integrati o critici, andranno a costituire la cittadinanza cosciente che sente ricchezza e miseria dell’esistente, e che vuol dare il meglio di sé per la società: la cittadinanza sostenibile.
Noi pensiamo a tali cittadini come soggetti coscienti dell’interazione tra società e ambiente, i quali, al di là delle idee e del pensiero, previlegiano l’agire, ovvero la capacità di collocarsi in ogni situazione in modo creativo e naturale, cogliendo i messaggi, le forme, i comportamenti che costituiscono nel loro insieme la scelta, la capacità di trasformazione positiva della realtà, spesso troppo eterodiretta.
In quell’ agire prende forma il mutamento necessario a ristabilire un rapporto con l’ambiente e con la natura, ossia con gli elementi vitali entro cui poter recuperare un modello esistenziale soddisfacente e virtuoso, capace di assicurare la vita, oltre la sopravvivenza
L’economia ecologica: una risposta all’insostenibilità del capitalismo liberale
L’elemento nuovo degli anni post-2000 è l’emergere di contraddizioni sistemiche entro il mercato liberista sotto forma di crisi finanziaria e crisi del modello economico; la lettura entro il sistema delle crisi cicliche di capitale diviene insufficiente a spiegare una crisi di tale ampia portata. Si prospetta la necessità su scala globale di una governance dell’economia che ne indirizzi i programmi: una sorta di passaggio dal libero mercato, o mercato neo liberista, verso una maggiore programmazione in grado di contenerne gli effetti devastanti.
Ma il sistema di governo mondiale è per sua natura assoggettato al sistema finanziario come il cosiddetto cane che si morde la coda. I provvedimenti adottati per la crisi finanziaria sono di breve e medio termine e non affrontano alcuni nodi fondamentali.
Il nodo determinante dell’ecologia fu riproposto in quegli anni dai primi economisti ecologici (Nicholas Georgescu-Roegen, Karl William Kapp, Kenneth Boulding)
I nessi tra ecosistema e sistema economico sono il punto centrale dell’economia ecologica. Una buona definizione di cosa si intende per economia ecologica è la seguente. La crescente consapevolezza che il sistema che sostiene la nostra vita ecologica globale è in pericolo, ci costringe a capire che le scelte fatte sulla base di criteri locali, ristretti, di breve termine, possono produrre, nel lungo termine, disastrosi risultati globali. Noi stiamo iniziando anche ad accorgerci che i modelli economici ed ecologici tradizionali non sono in grado di affrontare appieno i problemi ecologici globali. L’Economia ecologica è un nuovo campo di studi trans-disciplinare che affronta la relazione tra ecosistema e sistema economico nel senso più ampio…. L’Economia ecologica (EE) differisce da entrambe, economia ed ecologia convenzionale, per l’ampiezza della sua percezione dei problemi, e l’importanza che assegna all’interazione ambiente-economia. (Costanza e altri, 1991, pp. 2-3) (www. masterambiente.unimi.it)
Nasce il ‘Movimento per l’Economia di Lungo Periodo’
Considerando gli effetti nefasti sulle risorse naturali, sul capitale sociale e su quello culturale di un’economia orientato al mero ottenimento del profitto di breve termine, nasce nel 2011 la definizione strutturata di Economia di Lungo Periodo (Long Term Economy) che si pone l’obiettivo di porre fine al ‘miope’ paradigma decisionale esistente, che a lungo andare non può che provocare miseria ed impoverimento del benessere materiale e immateriale.
E’ vero, segnali di cambiamento verso una sostenibilità esistenziale giungevano da molti movimenti. Secondo Dario Ruggiero, fondatore dell’omonima organizzazione e movimento, “la LTEconomy è in piena sintonia con molti altri movimenti già esistenti, molti di essi hanno obiettivi diversi, ma tutti (compresi i movimenti di decrescita, la bioeconomia, e tutti i movimenti per la difesa della ambiente e dei diritti) alla fin fine rispettano i principi di un'economia di lungo periodo, un modello che sostituisce la ricerca del profitto di breve periodo (a tutti i livelli, dalle corporation ai singoli cittadini) alla conservazione di quelli che sono i fattori che determinano il benessere di lungo periodo in una comunità/regione/Paese, ossia la natura, la cultura e la tenuta sociale. Noi paragoniamo la Long Term Economy a una sorta di ‘Costituzione’: stabilisce dei principi e il rispetto di tali principi garantiscono sostenibilità.”
Oggi il movimento di economia a lungo termine ha raccolto il testimone dell’economia ecologica e affronta la contraddizione insanabile del capitalismo riformabile con un progetto di risanamento reale della società entro un approccio non solo economico ma soprattutto ecologico.
Numerosi sono gli attivisti, gli accademici, gli scienziati e gli imprenditori visionari che abbracciano questo nuovo modo di pensare adottando di fatto i principi dell’Economia di Lungo Periodo nelle loro attività e ne loro impegno verso la sostenibilità.
Diventa attivista del ‘Movimento per l’Economia di Lungo Periodo’
Per chiunque è interessato a diventare attivista del movimento può iniziare ad
iscriversi nella piattaforma LTEconomy (
http://www.lteconomy.it/it/area-utenti/registration) o può scrivere direttamente all’indirizzo
. Entrare nel Movimento, oltre a darti la possibilità di contribuire a costruire una società veramente sostenibile, ti dà il vantaggio di entrare a far parte di un network di operatori che la pensano come te e che possono aiutarti a realizzare il Tuo sogno.
La Long Term Economy è un modello economico in grado di condurci verso questo nuovo modo di pensare. Scopri di più sulla
Long Term Economy.
Rosario Borrelli,
LTEconomy, 16 Luglio 2017
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