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CONCENTRAZIONE DI CO2 NELL’ATMOSFERA: nel 2070 toccheremo la soglia del non ritorno?

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Un discorso interessante quando si parla di ere geologiche riguarda le condizioni climatiche in esse presenti. Oggi viviamo nell’era geologica che prende il nome di Olocene: si tratta di un’era particolarmente favorevole alla vita sulla Terra iniziata circa 12.000 anni fa e che è caratterizzata da temperature miti e stabili e da una limitata frequenza di fenomeni atmosferici estremi, adatta per lo sviluppo dell’agricoltura e che da la possibilità a miliardi di essere umani di vivere nei posti più vari della Terra. Tali condizioni, secondo diversi studiosi, potrebbe anche durare per almeno altri 50.000 anni (salvo elementi di disturbo). Tuttavia, alcuni scienziati sostengono che negli ultimi decenni siamo passati in una nuova era: l’Antropocene (era in cui per la prima volta l’uomo è in grado di modellare il pianeta). Il pericolo di uscire dalle condizioni favorevoli dell’Olocene sono evidenti. Basta guardare alla concentrazione di CO2 nell’atmosfera, al cui aumento corrisponde un aumento della temperatura. Secondo molti scienziati, superata la soglia di 500 ppm (adesso stiamo intorno alle 410 ppm e siprocede ad un ritmo di 2,7 ppm in più all’anno) si potrebbero verificare severi cambiamenti climatici in grado di rendere molto più ostile l’ospitalità del nostro caro Pianeta.

 
Il significato della misura
 
IL Cambiamento climatico rappresenta la più importante sfida per l’Umanità nel prossimo futuro. Capire quali sono le sue cause è un elemento iniziale (e allo stesso tempo un elemento chiave) per affrontare questa sfida. Una delle sue cause principali è sicuramente la concentrazione di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera. In base alle osservazioni fatte sui ghiacciai dell’Antartico e della Groenlandia, emerge un’evidente correlazione tra la concentrazione di CO2 e la temperatura atmosferica (maggiore è la concentrazione, più elevata sarà la temperatura).
 
Questo è il motivo per cui, con cadenza semestrale, in questo sito (www.lteconomy.it) verranno presentati i dati relativi alle ultime settimane sulla concentrazione di anidride carbonica nei pressi del centro di Mauna Loa (il luogo scelto da Charles D. Keeling, il ricercatore che diede inizio agli studi sulla porzione di CO2 nell’atmosfera).
 
La concentrazione di CO2 nell’atmosfera è misurata in parti per milioni (ppm). Per un approfondimento sul significato della misura si vedano il seguente articolo e l’intervista fatta a Pieter Tans, responsabile di tale osservatorio.  
 
 
L’analisi di lungo periodo: un trend in crescita
 
Nel corso dell’anno l’andamento della CO2 nell’atmosfere è fortemente influenzata dall’intensità dell’attività economica. Si osserva, pertanto un andamento stagionale in ciascun anno: partendo da gennaio il dato cresce fino a raggiungere un picco nel mese di maggio, per poi riabbassarsi fino ad un minimo che si presenta generalmente nel mese di settembre.
 
Tuttavia, anno dopo anno, si riscontra un costante innalzamento della curva rappresentativa della concentrazione di CO2 nell’atmosfera. Basta effettuare i confronti tendenziali (anno su anno) delle rilevazioni settimanali. In particolare, si osserva un incremento annuale che varia tra i 2 e i 3 ppm.
 
Osserviamo gli ultimi dati disponibili. Nella quarta settimana di dicembre 2017 è stato di 407,2 ppm, dato molto più elevato rispetto a quello osservato nella quarta settimana di dicembre 2016 (404,7) e di dicembre 2015 (402,1).
 
Confrontando il dato della quarta settimana di ogni mese con quello della quarta settimana dello stesso mese dell’anno precedente si constata una crescita media della concentrazione di 2,70 ppm negli ultimi tre anni (vedi tabella).
 
 
Un tuffo nel passato: il dato di maggio 2013 e un confronto tra i massimi annuali…
 
Il dato del 9 maggio 2013 è molto significativo in quanto la concentrazione di CO2 all’osservatorio di Mauna Loa ha raggiunto per la prima volta le 400 parti  per milione (ppm). Esso è un valore molto elevato, se si considera il fatto che in epoca pre-industriale era pari a 280 ppm e che una concentrazione pari o superiore a 500 ppm è considerata da molti scienziati come un punto di non ritorno, in base al quale la Terra raggiunge un nuovo più caldo equilibrio (di gran lunga più ostile alla vita). Dopo il massimo di maggio, la stagionalità ha portato ad una graduale riduzione del dato con minimo a settembre e ad un successivo aumento. Dopo il 2013, anno dopo anno si sono avuti nuovi record di massimo. L’ultimo nella seconda settimana di maggio 2017 a 410,36. ppm. Seguendo il trend, nel prossimo maggio il dato toccherà 413 ppm.
 
 
Scenario
 
Supponendo che tale trend continui e considerando ottimisticamente un incremento annuale di 2 ppm, entro i 50 anni si potrà raggiungere, se non superare la soglia dei 500 ppm (sempre che la Terra non si ribelli prima pur di evitare tale catastrofe). Le emissioni di CO2 nell’atmosfera vanno assolutamente ridotte, purché ciò avvenga nel contesto di una lotta più ampia alla crisi ecologica globale.
 
 
 
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Tab. - Concentrazione di CO2 al centro di Mauna Loa dal mese di gennaio 2014 al mese di dicembre 2017, confronti tendenziali
 

Period

CO2 concentration (in ppm)

Period

CO2 concentration (in ppm)

ch. (in ppm)

Jan. 2014 4th week

397,80

Jan. 2015 4th week

400,18

2,38

Feb. 2014 4th week

397,72

Feb. 2015 4th week

401,10

3,38

Mar. 2014 4th week

399,86

Mar. 2015 4th week

401,75

1,89

Apr. 2014 4th week

402,15

Apr. 2015 4th week

403,78

1,63

May. 2014 4th week

401,69

May. 2015 4th week

403,81

2,12

Jun. 2014 4th week

400,82

Jun. 2015 4th week

402,17

1,35

Jul. 2014 4th week

397,74

Jul. 2015 4th week

400,21

2,47

Aug. 2014 4th week

396,47

Aug. 2015 4th week

398,84

2,37

Sep. 2014 4th week

395,41

Sep. 2015 4th week

397,20

1,79

Oct. 2014 4th week

397,16

Oct. 2015 4th week

398,48

1,32

Nov. 2014 4th week

397,90

Nov. 2015 4th week

400,37

2,47

Dec. 2014 4th week

399,65

Dec. 2015 4th week

402,07

2,42

Jan. 2015 4th week

400,18

Jan. 2016 4th week

403,11

2,93

Feb. 2015 4th week

401,10

Feb. 2016 4th week

404,01

2,91

Mar. 2015 4th week

401,75

Mar. 2016 4th week

405,42

3,67

Apr. 2015 4th week

403,78

Apr. 2016 4th week

407,79

4,01

May. 2015 4th week

403,81

May. 2016 4th week

407,53

3,72

Jun. 2015 4th week

402,17

Jun. 2016 4th week

405,97

3,80

Jul. 2015 4th week

400,21

Jul. 2016 4th week

403,47

3,26

Aug. 2015 4th week

398,84

Aug. 2016 4th week

400,98

2,14

Sep. 2015 4th week

397,20

Sep. 2016 4th week

400,72

3,52

Oct. 2015 4th week

398,48

Oct. 2016 4th week

402,81

4,33

Nov. 2015 4th week

400,37

Nov. 2016 4th week

404,38

4,01

Dec. 2015 4th week

402,07

Dec. 2016 4th week

404,74

2,67

Jan. 2016 4th week

403,11

Jan. 2017 4th week

406,48

3,37

Feb. 2016 4th week

404,01

Feb. 2017 4th week

407,37

3,36

Mar. 2016 4th week

405,42

Mar. 2017 4th week

408,37

2,95

Apr. 2016 4th week

407,79

Apr. 2017 4th week

409,92

2,13

May. 2016 4th week

407,53

May. 2017 4th week

409,52

1,99

Jun. 2016 4th week

405,97

Jun. 2017 4th week

407,71

1,74

Jul. 2016 4th week

403,47

Jul. 2017 4th week

406,67

3,20

Aug. 2016 4th week

400,98

Aug. 2017 4th week

404,19

3,21

Sep. 2016 4th week

400,72

Sep. 2017 4th week

402,77

2,05

Oct. 2016 4th week

402,81

Oct. 2017 4th week

404,01

1,20

Nov. 2016 4th week

404,38

Nov. 2017 4th week

406,36

1,98

Dec. 2016 4th week

404,74

Dec. 2017 4th week

407,24

2,50

 

 

 

Average Change

2,67

 
 
Fonte: LTEconomy, elaborazione su ESRL-NOAA

 

Grafico - Concentrazione di CO2 al centro di Mauna Loa, dati settimanali



Fonte: LTEconomy, elaborazione su dati ESRL-NOAA
 
 
LTEconomy, 28 gennaio 2017
Dal Earth System Research Laboratory
http://www.esrl.noaa.gov/gmd/ccgg/trends/data.html
 
 

 

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